lunedì 8 marzo 2010

Misericordia

Devi fare attenzione

mentre attraversi il limbo

in cui sei nata,

perchè sei la sorella,

la sorella adorata

e non ascolti il mio avvertimento.

Tu hai la lingua come alabastro

e la mia mano si taglia

quando il silenzio la spacca,

ma non vorrai ferire

la bocca severa,

se dalla tua più non si stacca.

Vorrei sognare

Vorrei sognare quest'estate

che tu ritornerai da me.

Dopo l'orribile giorno

orribile giorno d'estate

tornerai volerai verso me.

Più pace non ho

e pace da me non troverai

ma affretta correggi il tuo passo

e vola da me.

Inno ad Arimane

Tu che la parola chiusa

serravi con tristezza in gola,

parlavi col tuo viso spento

ed annuivi,

mentre io parlavo al vento.

Tu sei con me,

riscaldi le mie gote,

detergi gl'occhi miei,

inumiditi, le pupille vuote.

Ma Ella non sa, Ella non sa,

nè d'amar costringe.

Latita il sorriso, se di parlarmi finge.

Tengo le tue mani,

adesso come allora,

abbandonate alla virtù

eternamente casta:

come la veste tua

s'abbiglia intatta.

Va l'animoso tuo sospiro e infiora

quel poco della vita in me rimasta.

Ma Elly non sa, Elly non sa

nè gioir più vuole:

muta risposta alle mute mie parole.

Ma Arimane,

Arimane, che fai scherno ogni sorriso,

che, sgradito, più non parti

e sei là dove l'Amor viene deriso.

Tu, dico,

che puoi sbranare il mondo

e ammazzi

e quando ammazzi,

ammazzi nell'interno,

dille cos'è,

oh, dille cos'è l'inferno!

Sonetto sopra l'Amore

Che dirti potrò, amor mio primo?

Avessi visto il pianto tuo,

avrei mutato i sogni in ali.

Ma più non vedo

le dolcezze e le miserie

ed il sapor del miele non m'inebria.

Un tempo osavo spendere

le morte ore in amorose pene

ed inseguire un'ombra

meno eterea della morte.

Ora ti vedo e fuggo

e della stessa ombra,

la nera essenza, porta a me ristoro.

Poema per Eva

Se tu conosci la mia parola allora:

quando osservo la mia ombra

che oscura la mia strada,

vedo te,

e quando osservo il brillare della neve

vedo i tuoi occhi.

Puoi spiegarmelo, Eva?

Quando giunge la nebbia

sulle alture elevate

e lì si condensa,

vedo la tua forma,

e quando odo

una lontana eco,

allora alle mie spalle

è presente il tuo respiro.

Puoi spiegarmelo, Eva?

Se concepisco con la mente la gloria

per i secoli dei secoli,

penso a te,

e se mi concentro sulla nostalgia,

già sento la tua mancanza e sono solo.

Puoi spiegarmelo, Eva?

Tu sei lo specchio della mia anima,

ma (com'è strano!):

il riflesso non cambia

e vedo sempre la stessa immagine.

Puoi spiegarmelo, Eva?

Ma,

se tu non provi le stesse cose

e se questo poema è carta straccia

e se il passato è per te solo un sogno,

allora,

tu mi vedrai solo in sogno.

Spiegamelo, Eva, dimmelo, Eva,

perchè la mia Vita è breve.

Sonetto

Tutta la notte a me Luna chiedea

onde l'Amor fugace s'era partito.

"Ove di donna in core danza l'idea

-risposi- fassi l'Amor pentito


e lungo tempo ch'io m'illudea

per quella luce d'ombra vestita,

or mi convinse che dolce sua orchidea

donò frescura, allor. Ora è appassita".


Quel diafano splendor dei cieli scuri

di me a pietà par che sovvenne,

ond'io per lei: "Dal tuo mutare eterno

licenza di ragion tu m'assicuri".


E lei: "S'io muto quel brillar solenne,

è per capir l'umore tuo sì alterno".

Amor costretto

Amor costretto

dalla Natura pia,

me sol costringo

ad amar sì retto.

Nel calice d'amor

mio cuore intingo.

Tu sei il mio primo ultimo amore

Non dell'umana specie

furon gl'estinti tuoi,

nè pose mai la terra

reliquia di tua beltade.

E come alla gran luce

l'occhio mio le ciglia serra,

i suoi splendori ai tuoi, delusa,

serra l'estade.

Tu sei il mio primo

ultimo amore,

che rende al mio patir

la sua rugiada,

sì che rinfreschi l'arsura

del dolore

e dell'eterno vivere

mi rechi alla sua strada.

All'amata perduta

Quale ruscello

dell'arida mia vita

tu sei passata

com'ombra bella

ed intristita.

Mi strugge il noverar

che sulle sponde

ha riposato la dolcezza mia,

innamorata e cinta

dalle tue chiome bionde.

Or sei perduta e molto più lontano

del tuo sembiante bello

trovasi amor,

che con un puro abbraccio

e un bacio

all'avvenir suggello.


(da Rosetum Silvani)